La Rigenerazione DC
La Rigenerazione della DC
“Comincia una nuova stagione politica della Democrazia Cristiana - affermano i promotori dell’iniziativa - si riparte con un gruppo di democristiani che ha ritenuto necessario riproporre la DC, partendo dal popolo, per ridare al Paese la centralità dell’azione politica per il “bene comune”.
Una “rigenerazione” che parte dal basso e che ha già coinvolto numerose regioni. Nessuno di coloro che hanno voluto il rilancio del partito, è stato in passato, protagonista sulla ribalta nazionale.
L’obiettivo annunciato è quello di dotare la DC di un nuovo, efficace ed operativo organismo nazionale che sappia riproporre – spiegano ancora gli attivisti che hanno promosso il congresso nazionale – i valori che i padri fondatori avevano posto al centro dell’interesse comune: l’uomo e la donna, la famiglia, la solidarietà, il lavoro, la libertà, l'istruzione scolastica e la formazione dei giovani.
La Democrazia Cristiana è un partito moderato, né di centrodestra, né di centrosinistra. Questo è il pensiero che guida i promotori della “rigenerazione” DC, che precisano di essere europeisti, per credo (Alcide De Gasperi, Parigi, 1954) e di puntare alla piena attuazione dei principi dei padri fondatori, convinti che, questa Europa, vada riformata e rilanciata. ”La volontà del popolo - sostengono - deve essere al centro dell’azione politica e costituire il motore per la crescita economica e sociale dell’Italia”.
La Democrazia Cristiana, richiamandosi a comuni valori di solidarietà, tolleranza, giustizia sociale, deve raccogliere questa sfida definendo per il prossimo futuro, una proposta politico-programmatica unitaria pensata per indirizzare il processo di rilancio dell’Italia, capace di operare nella trasparenza, con efficacia e concretezza, tutelando gli interessi di tutti i cittadini. Le diversità sociali diventino ricchezza per il nostro paese, attraverso l’integrazione costante e programmata; organizzata nel rispetto dei diritti umani internazionali, delle regole democratiche, eliminando il mercato dello sfruttamento dei cittadini privi di una dimora dignitosa.