Il Nostro Programma
Siamo la D-C
DEMOCRAZIA CRISTIANA

PROGRAMMA POLITICO-ECONOMICO DC
Non più esseri umani ma consumatori.
· L’Italia necessita, in questo contesto storico, di una politica coerente, seria, trasparente e condivisa che vede il cittadino al centro del dibattito politico ai vari livelli: locale, provinciale, regionale, nazionale ed internazionale.
La Democrazia Cristiana, oggi, intende perseguire una politica capace di aggregare le energie positive e propositive, dotate di esperienza e competenza, ma soprattutto di coraggio per contrastare la politica dell’affare e delle grandi lobby finanziarie, che hanno monopolizzato il mercato del lavoro, dell’industria e dell’economia e che, con il loro potere economico, hanno distrutto un’era politica, privando il cittadino dell’esercizio continuativo della Democrazia.
· Vogliamo un paese reale, forte e presente nell’Economia Europea. Pensare di tornare alla Lira sarebbe un suicidio economico-finanziario, i danni economici che hanno visto penalizzato il nostro paese sono stati ormai archiviati nel deserto delle multinazionali.
Dobbiamo batterci per sviluppare una Economia Reale e realizzare, per quanto possibile, una Economia Sociale a sostegno delle piccole e medie Imprese, nonché regolarizzare l’importazione di prodotti che fanno concorrenza alle nostre imprese;
· favorire il turismo attraverso la riqualificazione delle aree di interesse storico-artistico-culturale;
· formazione reale per i giovani per la riproduzione delle attività artigianali locali;
· regolamentazione per la difesa della riproduzione dei prodotti agroalimentari;
· lotta contro la trasformazione genetica dei prodotti alimentari.
Nessuno in questi anni, si è preoccupato dei tre punti chiave di una buona gestione:
a) selezione degli amministratori,
b) disegno delle procedure,
c) congegni diretti a motivare il personale.
Crediamo, fortemente, nell’applicazione di sgravi fiscali per le imprese che producono al Sud, per equilibrare i maggiori oneri energetici e logistici rispetto alle imprese del Nord, nell’equiparazione della tassazione sugli utili delle nostre imprese, a quelle degli altri paesi europei. Oltre alla realizzazione di un piano che regoli l’esercizio delle attività commerciali e produttive svolte dalle società multinazionali in Italia e ne disciplini il regime fiscale.
Altra priorità è quella di adoperarsi per l’abolizione del D.lg. n. 79 del 16/03/99 (decreto Bersani) sulla liberalizzazione del mercato elettrico nazionale, restituendo la gestione del servizio allo Stato.
Così come vanno affidati allo stato la gestione di tutti i servizi pubblici essenziali:
a) Sanità,
b) Trasporti,
c) Gas,
d) Acqua,
e) Scuola,
f) Autostrade …
Fuori dalla Borsa le società a partecipazione statale.
Più incisiva presenza per la sicurezza ed il controllo dei territori con implementazione di uomini e mezzi nell’area marittima.
L’autonomia tra i fondi che gestiscono l’assistenza e quelli che gestiscono la previdenza, imperniati su un sistema che ne garantisca la trasparenza dei rispettivi costi, incremento servizi ai pensionati.
Riforma dello stato sociale:
a) contratto unico nazionale dei lavoratori pubblici e privati,
b) contrattazione di secondo livello articolata per settori.
Modifica della legge 300/70.
a) Riforma sindacale, che vede l’unificazione dei sindacati con relativa disdetta dei permessi sindacali, il cui costo ha pregiudicato nel tempo i diritti dei lavoratori in termini economici.
b) Diritto allo studio all’istruzione e alla formazione, devono essere garantiti a tutti i cittadini, con rivisitazione dei costi attuali e delle condizioni di accesso.
c) L’introduzione del Servizio di Leva “facoltativo”, teso alla formazione di ogni difesa eversiva e/o catastrofi naturali, oltre a costituire requisito/titolo per l’accesso ai concorsi di accesso alle Forze Armate.
Riforma della Magistratura, nonché intervento sui tempi della giustizia che vanno ridotti garantendo una definizione dei giudizi in tempi ragionevoli.
Riforma delle libere professioni
a) Liberalizzazione della contribuzione previdenziale ed assistenziale.
b) Facoltà di scelta del fondo di gestione previdenziale.
c) Riduzione dei costi ed oneri per la gestione delle attività.
Maggiore trasparenza sulla gestione dei fondi pensione.
a) Tutela e sostegno alla famiglia.
b) L’ istituzione di una legge che prevede un sostentamento mensile, versamento, oltre al versamento dei contributi previdenziali per le casalinghe dopo almeno 15 anni di matrimonio.
La realizzazione di strutture pubbliche
a) di asilo nido gratuiti da 0/6 anni per le famiglie con madri lavoratrici per favorire il lavoro e la crescita della famiglia. Integrazione dei servizi per gli anziani.
b) Per le aziende che prevedono gli asili nido sul posto di lavoro con un minimo di 15 dipendenti di sesso femminile, garantire il 50% dei costi regolarmente fatturati per la gestione.
c) Garantire la parità di genere negli ambienti lavorativi, l’uguaglianza di salario, promuovere la parità di genere negli organi di Governo: locale, provinciale, regionale, nazionale, ed internazionale.
La politica di inclusione delle diversità sarà tra gli obbiettivi principali della Democrazia Cristiana, per garantire una Politica di Pace.
Sarà premura investire sui giovani, dando loro fiducia, sostegno e soprattutto spazio alle loro capacità e creatività, offrire loro, altresì, percorsi formativi anche politici, così da creare una nuova classe dirigente competente e consapevole, in grado di costruire un paese civile che metta al centro del futuro sociale-politico: il cittadino.
Oltre il personalismo e l’individualismo per restituire la politica alla sua essenza: il “Bene Comune”.
L’Italia, è stata profondamente segnata negli anni passati da un processo di degrado, politico, ambientale, sociale, culturale che ha ferito e ferisce la coscienza di chi ci vive.
C’è un impoverimento culturale che si fa sentire, la cattiva politica è figlia della cattiva cultura ed oggi la classe politica, in linea generale, è formata da persone non solo prive di cultura politica amministrativa, ma che non ne sentono l’utilità.
Una volta ci si vergognava della propria ignoranza, mentre oggi ciò sembra essere un motivo di vanto. Lo si ammette in maniera sfrontatamente baldanzosa, a volte persino con tono di sfida.
Soprattutto quando si arriva a usarla come scudo, e non di rado come arma.
I governi passati hanno accentuato nei fatti questo processo di degrado riducendo il paese ad un gioco di potere e gestendo la “cosa pubblica” in modo disinvolto.
Sicurezza Pubblica –
Un nuovo impegno, forte, straordinario, si impone da subito, e per i prossimi anni, perché diventi un paese dove c’è un’attenzione e un posto per tutti, dove i problemi politici ed economici, sociali e tecnici, culturali e religiosi, prendono una impostazione elementare ed umana.
La globalizzazione non può interessare esclusivamente il mercato finanziario, senza tener conto dello sviluppo rurale, economico, sociale, rispetto dei diritti umani, nelle aeree sottosviluppate del mondo. Essa esige, pertanto, innovazioni profonde nei sistemi di tutela sociale, nello stesso modo di concepire la solidarietà e nella politica: cioè nei modi di perseguire gli interessi della gente.
La novità storica di tale processo è che per la prima volta nella storia, c’è l’opportunità concreta di mirare a conseguire, insieme, la giustizia e la libertà per tutta l’umanità:
le risorse economiche scientifiche e tecniche sono sufficienti – se si cambiano anche con moderazione stili e abitudini di vita - ridistribuirli in maniera sufficientemente efficiente per sconfiggere fame, malattie ed analfabetismo e, per affermare i diritti fondamentali, civili e politici, su tutto il pianeta.
Certo, in questo processo si segnalano altresì grandi rischi per la giustizia, l’ambiente e la democrazia se la globalizzazione, nell’esperienza delle persone e dei popoli, significa sviluppo dominato dal mercato e dalla finanza senza confini, dalle multinazionali, da entità economiche senza volto che decidono tutto per tutti sfuggendo alla responsabilità di rispondere alla politica ordinata allo sviluppo dell’intero territorio nazionale. Il Disegno di Legge presentato dal Ministro Calderoli “L’autonomia differenziata” deriva dalla linea perseguita dalla nascita della Lega dal lontano periodo che voleva lo Stato della Padania attraverso il Federalismo Fiscale, in netto contrasto con la Globalizzazione e L’Europa.
La Democrazia Cristiana, richiamandosi a comuni valori di solidarietà, tolleranza, giustizia sociale, deve raccogliere questa sfida definendo per il prossimo futuro, una proposta politico-programmatica unitaria pensata per indirizzare il processo di rilancio dell’Italia, capace di operare nella trasparenza, con efficacia e concretezza, tutelando gli interessi di tutti i cittadini. Le diversità sociali diventino ricchezza per il nostro paese, attraverso l’integrazione costante e programmata, organizzata nel rispetto dei diritti umani internazionali, delle regole democratiche, eliminando il mercato dello sfruttamento dei cittadini privi di una dimora dignitosa.
Il futuro dipenderà dalla capacità di promuovere nei prossimi anni il massimo sviluppo possibile: uno sviluppo sostenibile per la qualità della vita delle persone - economico, sociale, culturale - possibile attraverso una chiara progettualità, una programmazione degli interventi a partire dalla certezza delle risorse, contestualizzato rispetto agli impegni internazionali.
Uno sviluppo che ha il nome delle esigenze più ordinarie e quotidiane del vivere civile (viabilità, ambiente, sicurezza dei cittadini), che sia proiettato sul futuro, oltre l’orizzonte quotidiano su una realtà Italiana nuova, da progettare e costruire nel rispetto della sua vocazione territoriale, delle situazioni che la influenzano al contorno - la realtà industriale e commerciale - delle tensioni e contraddizioni che ne caratterizzano il tessuto umano e sociale (persistenza e crisi di tradizioni agricole ed artigianali, crescita incerta del terziario).
Lo sviluppo del nostro paese passerà necessariamente attraverso la promozione del lavoro, l’attenzione e l’incentivazione dei settori produttivi, l’assetto urbanistico e la tutela ambientale, i servizi alle persone; si fonderà su un metodo di lavoro basato sulla collaborazione, sul confronto e la partecipazione diretta dei lavoratori allo sviluppo delle aziende ed enti; si perseguirà attraverso un impegno chiaro per l’affermazione della legalità.
Promuovere il lavoro:
Favorire nuove opportunità di lavoro, incentivare i settori produttivi perché creino lavoro, in tutte le forme possibili e soprattutto con riferimento al mondo giovanile, sarà un impegno fondamentale e costante del gruppo politico che prefiguriamo: si riconsidererà il comparto dei lavori socialmente utili per meglio finalizzarlo rispetto alle esigenze dei cittadini; si attiveranno servizi informativi e di supporto per l’imprenditoria giovanile e una cultura d’impresa; si promuoverà il lavoro cooperativistico, soprattutto giovanile, all’assistenza domiciliare a malati, anziani e ai disabili (CAD), al recupero dell’evasione scolastica dei minori a rischio;
Sarà riesaminato il Piano per gli Insediamenti Produttivi contestualizzandolo ed armonizzandolo alle nuove esigenze di mercato, che gli operatori locali, nazionali e internazionali avvertono; si lavorerà per il rilancio e la tutela dalla trasformazione dei prodotti biologici dell’agricoltura attraverso la collaborazione delle associazioni di categoria.
Recupero e tutela delle aree montane, strumenti fondamentali per l’incentivazione, l’ideazione, la realizzazione e la gestione di attività imprenditoriali, soprattutto nel settore dei servizi e della riqualificazione urbana, saranno quelle iniziative integrate pubblico-privato individuate dalla legislazione del Governo.
Dare un assetto urbanistico in sicurezza, chiaro e funzionale all’Italia costituirà una priorità assoluta della nostra azione politica.
È necessario porre rimedio ai guasti che ha subito il territorio negli ultimi anni; si andrà in tempi brevi alla stesura del nuovo Piano Regolatore Unico Nazionale (PRUN) che, tagliando con ipotesi di espansione indefinita delle aree urbanistiche e industriali, consenta di riportare in un quadro adeguato gli scenari di trasformazione urbana e prefiguri, in termini qualitativi e realisticamente valutabili, la nuova forma che l’Italia assumerà verso uno sviluppo sostenibile.
Altro grande capitolo che attende una risoluzione è quello del riassetto del sistema di viabilità e traffico; prevedere all’implementazione della rete ferroviaria, aerea e navale; parimenti si opererà per bonificare il territorio da ogni forma di discarica abusiva e di inquinamento, promuovendo il controllo preventivo sulle unità produttive a rischio ambientale; per rendere finalmente operativa e seria la raccolta dei rifiuti ed il loro smaltimento; favorire lo sviluppo energetico attraverso la realizzazione di impianti tecnologici avanzati.
I servizi alla persona qualificheranno l’azione politica: riprogetteremo i servizi sociali sul territorio guardando soprattutto alle esigenze delle famiglie meno abbienti e con soggetti portatori di handicap; imposteremo con le associazioni del settore e con le scuole una politica culturale tesa a incentivare le potenzialità artistiche esistenti.
Il nostro impegno sarà portato avanti attraverso la concertazione, la collaborazione, il confronto dialettico tra le forze politiche e le altre realtà sociali, economiche e culturali, con la creazione di reti e relazioni che consentano di coinvolgere e valorizzare tutte le risorse, soprattutto umane. Il partito sarà investito della responsabilità di discutere e delineare gli indirizzi e le scelte ai quali ispirare l’azione amministrativa e gli atti del governo.
Il nostro impegno sarà teso al recupero e all’affermazione della legalità a tutti i livelli: attraverso la trasparenza e la correttezza dell’azione politica, lo snellimento delle attività concessorie, la funzionalità e l’efficienza dell’apparato burocratico; attraverso un impegno forte e comune, con i cittadini e in sinergia con tutte le forze dello Stato.
A questo proposito, la necessità, anche con il coinvolgimento delle istituzioni e, prioritariamente va affrontata la questione economica del paese, il quale vive un momento di stagnazione che va affrontato innovando il sistema di sviluppo della grande industria, per favorire le piccole e medie imprese italiane. In via prioritaria la democrazia cristiana individua alcuni settori:
Risorse Energetiche e Reti Telematiche - Uno sviluppo reale non può prescindere dalla efficienza delle infrastrutture delle reti energetiche e telematiche, concorrendo alla valorizzazione del sistema locale di produzione di beni e servizi.
Per quanto concerne la rete elettrica, la crescita di fabbisogni, infatti, connessi ai relativi consumi, è correlata all’emergere di nuove necessità e servizi delle imprese.
Ciò assume connotati sempre preoccupanti sia in termini ambientali, sia quale principale ostacolo alla crescita e allo sviluppo economico del territorio e delle nostre aziende.
L’obbiettivo deve essere quello di investire in manutenzione e potenziamento delle reti, migliorando prioritariamente la qualità, l’affidabilità e la sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
Analogo sforzo va profuso per il miglioramento e l’ampliamento delle reti telematiche, indispensabili per la competitività globale.
Ricerca e Innovazione –
Condizione di contesto imprescindibile per la capacità di favorire, nel medio periodo, la crescita del sistema economico italiano è senza dubbio la crescita degli investimenti in Ricerca ed Innovazione, che devono essere la risposta forte per la perdita di competitività delle nostre produzioni e dei nostri servizi rispetto a quelle dei paesi emergenti e a quelle dei paesi tecnologicamente più avanzati.
La promozione della Ricerca ed il trasferimento delle Innovazioni costituiscono un binomio inscindibile, maggiore tutela per arginare i fenomeni speculativi di gruppi internazionali privati.
Lo scenario economico in rapida evoluzione impone un’attenzione particolare all’Innovazione intesa nel senso ampio di capacità di pensare ed agire in maniera non convenzionale.
Essa, infatti, non deve portare esclusivamente a considerare la creazione di nuovi prodotti, bensì va intesa come innovazione di processo e sviluppo di nuove soluzioni.
Formazione –
È una delle principali leve del cambiamento organizzativo delle imprese, uno strumento fondamentale e strategico per la crescita competitiva delle aziende, che trasmette non solo competenze, ma anche soprattutto atteggiamenti e valori.
Internalizzazione In un’ottica di concertazione, risulta necessario monitorare e stimolare gli enti pubblici ad utilizzare le risorse finanziarie finalizzate alla promozione delle imprese locali sui mercati esteri, secondo il reale fabbisogno.
Turismo –
Patrimonio delle attrazioni storiche, artistiche e culturali dell’Italia costituisce una risorsa strategica per sviluppare il settore del Turismo, ulteriore fattore per un bilanciato sviluppo del territorio.
A tale scopo occorre puntare su progetti integrati, finalizzati al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali, storici, ambientali, attraverso l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta turistica complessiva, il potenziamento dell’infrastrutturazione a supporto.
È inoltre auspicabile una politica fiscale per il settore in grado di agevolare la crescita dimensionale e occupazionale del comparto.
Credito e finanza d’Impresa -
Rapporto tra le imprese bancarie e quelle degli altri settori produttivi ha da sempre ricoperto un ruolo centrale nell’economia del Paese ed intense sono le relazioni tra loro.
Le sfide poste dalle trasformazioni di mercato in atto richiedono modifiche nelle relazioni tra i diversi soggetti economici al fine di facilitare e sostenere i processi di crescita e di sviluppo delle piccole e medie imprese.
Ciò significa anche rafforzare la collaborazione fra sistema bancario e sistema industriale, improntata ad una maggiore trasparenza reciproca ed un rapporto che consideri la banca una impresa tra le imprese, sia come fornitore di credito, sia come fornitore di servizi avanzati.
Ambiente e vivibilità –
Un moderno sviluppo economico e industriale che rilanci la produttività e l’occupazione dell’Italia deve essere sostenibile e condiviso in quanto si fonda sulla salvaguardia, il rispetto e la riqualificazione dell’ambiente.
Lo sviluppo sostenibile comporta l’utilizzazione delle risorse, sia in termini di quantità che di qualità, entro gli opportuni limiti di impiego:
1. Rinunciare allo sfruttamento delle risorse naturali non rinnovabili;
2. Ridurre gli inquinanti;
3. Valorizzare i rifiuti attraverso il riutilizzo, il riciclo e il recupero sia energetico che di materie prime secondarie;
4. Salvaguardare i paesaggi e l’habitat.
Evasione fiscale -
· Bisogna iniziare un serio e severo contrasto all'evasione fiscale che ammonta ogni anno ad oltre 100 mld di €.
· In Italia le tasse le pagano i lavoratori e pensionati (controllati direttamente dallo Stato), i lavoratori autonomi e i professionisti.
· La grande industria italiana ha preferito traferirsi all’estero per evadere le tasse in Italia (gli amministratori delle società siedono negli scranni del Parlamento). Il sistema di controllo va attuato con provvedimenti urgenti, che determinano la trasparenza amministrativa dei bilanci pubblici e privati.
· Per il falso in bilancio va immediatamente adottato il provvedimento penale-amministrativo, con ammenta pari alla violazione al responsabile del procedimento, con l’esonero definito da incarichi e affidamenti pubblici e privati.
· Il sistema di tassazione imposto dalle normative governative supera il 70% del bilancio fiscale lordo delle imprese.
· Il lavoratore e pensionato medio paga circa il 40% in busta paga, oltre il 22% su tutti gli acquisti. A questi oneri di tassazione vanno aggiunti il pagamento dell’Iva sulle tasse: valori bollati; accise, addizionali comunali, provinciali e regionali, pagati sulle bollette energetiche, sulle imposte dell’Agenzia delle Entrate.
Diffido dei politici che promettono di abbassare le tasse sic et simpliciter, perché diminuire gli introiti fiscali significa in primis tagliare i fondi a Sanità, Istruzione e lavoro, che nel nostro paese sono gli investimenti più costosi.
Vorrei invece ascoltare quelli che mi spiegano come le mie tasse verranno investite meglio per la comunità, come si eviterà di sprecarle e quali provvedimenti si intendono attuare affinché non vi sia più evasione fiscale, una delle maggiori piaghe del nostro paese.
· Abbiamo il dovere, come cittadini di questo paese porre fine alla gestione dei beni dello stato in modo ibrido e clientelare, per favorire l’impoverimento del paese attraverso il sistema della borsa e delle privatizzazioni, su beni essenziali che sono patrimonio unico dei cittadini.
La gestione privata dei servizi pubblici essenziali, necessari per la sopravvivenza della persona va rivista attraverso una nuova programmazione in linea con i reali bisogni della gente.
· Riteniamo che la partecipazione finanziaria di società private su: sanità, scuola, trasporti, sicurezza, energia, acqua e ambiente, debba essere rivista e disdetta.
I cittadini pagano le tasse per finanziare gli interessi economici delle società private a partecipazione degli Enti che gestiscono i servizi pubblici.
· La Democrazia Cristiana è stata costituita per la difesa della famiglia, del lavoro, della salute, e dei diritti dell’uomo.
· La nostra azione di rigenerazione del partito passa attraverso il coinvolgimento del popolo, per determinare le condizioni di libertà sociale e della difesa dell’Italia dagli attacchi finanziari delle multinazionali che hanno determinato la gestione globale della vita dell’uomo.
· Ci opporremo alla robotizzazione dell’essere umano, alla linea lesiva dell’Europa in merito alla distruzione di prodotti agroalimentari, per sostituirli con prodotti sintetici e/o di dubbia provenienza, per favorire il mercato ibrido delle multinazionali che hanno interessi nel campo alimentare e farmaceutico.
Il mercato parallelo ibrido non può essere imposto con leggi anticostituzionali dai Governi nazionali e internazionali.
· La Costituzione Italiana prima, il diritto alla vita dopo, le difenderemo in tutte le sedi istituzionali.
Non accetteremo alcuna imposizione di legge Europea che è in contrasto con la Costituzione Italiana.
· Siamo europeisti convinti in linea con quanto affermava De Gasperi all’assemblea di Parigi del 1954, non saremo osservatori passivi o accondiscendenti di linee che non salvaguardino gli interessi degli italiani.
· Siamo Globali, Europeisti, Atlantisti, in linea con i patti sottoscritti dallo stato e Governo italiano; saremo fermi a difendere e rispettare i valori e le regole dello Stato italiano.
· Le ragioni, i valori, la storia, il sacrificio della propria vita di milioni di uomini che hanno combattuto per la difesa della Patria, per la LIBERTA’, non sono in vendita.
· Siamo aperti a tutte le forze politiche nazionali e internazionali che condividono i valori di: solidarietà, di difesa della vita, contro ogni forma di razzismo, sostegno delle diversità.
· Siamo per la difesa del matrimonio fra uomo e donna, il rispetto dei diritti di tutti i cittadini.
· Il rispetto delle regole democratiche, difenderle e modificarle, ove necessario, in maniera condivisa.
Rispettiamo i valori di ogni forma religiosa, difendiamo i valori della nostra storia laica e cristiana.
Ripartiamo con la Democrazia Cristiana tutti “INSIEME” per costruire una società forte per la difesa dei valori umani.
Roma li, 18 febbraio 2023.
Per la Commissione di Garanzia per il Tesseramento
Il Presidente Sabatino Esposito